Il B&B Acquachiara è ubicato sul centralissimo Vico 1° di Via Vittorio Emanuele, a cinque minuti a piedi, scendendo, dal mare, e salendo dal castello.
Come raggiungerci
In Auto:
Autostrada A3 Napoli - Reggio Calabria : direzione Sud uscita di Rosarno Km 435 / direzione Nord uscita di Rosarno Km 60. Proseguire per Superstrada Jonio/Tirreno SS 281, per 40 Km, uscire a M.Gioiosa Jonica, e proseguire per 5 Km verso nord in direzione Catanzaro sulla Strada Statale 106 Taranto - Reggio Calabria.
In Treno:
Stazione RFI Ferrovie dello Stato di Roccella Jonica
In Aereo:
Aeroporto di Lamezia Terme (Km 120)
Aeroporto di Reggio Calabria (Km 130)
Via Mare:
Porto ” Delle Grazie” di Roccella Jonica
Roccella Jonica vanta origini molto antiche, che si presume risalgano fino all'epoca della Magna Grecia. Storicamente è stato probabilmente identificato con l'antica località di Amphisya, ricordata nei poemi del poeta romano Ovidio. Nel X secolo il paese venne chiamato, Rupella, poi Arocella, fino all'attuale nome di "Roccella" a causa della sua localizzazione sulla rocca.
Al 1270 risale il primo documento che testimonia l'esistenza di Roccella Jonica: in esso è registrata la vendita del Castello Donato a Gualtieri de Collepietro da parte di Carlo I d’Angiò.
Fu un importante feudo e rocca difensiva della costa, principalmente contro gli invasori saraceni, come simboleggiato anche nel gonfalone araldico, che rappresenta San Vittorio martire che lotta con un moro.
Il primo particolare per chi giunge a Roccella Jonica è il Castello, che sovrasta l’intero paese.Percorrendo le strade del centro storico, si trovano numerosi palazzi signorili di interesse storico come il palazzo Englen (oggi Tassone), costruito probabilmente alla fine del XVIII secolo. E’ uno degli edifici più imponenti del Borgo, e appartenne alla nobile casata Englen, originaria di Acquaro d’Arena (CZ), che si trasferì a Roccella verso la fine del ‘600, divenendo una delle maggiori esponenti del seggio nobiliare cittadino. L’esterno della costruzione dai toni sobri, desume l’opera di maestranze serresi. Tutte le rifiniture litiche, dal portale alle mensole sono in pietra.Il palazzo Placido probabilmente risale al XVIII secolo, si eleva su tre livelli. Al piano terra si nota un piccolo patio con una graziosa vasca, sulla facciata, il portale in pietra scolpito. Interessante il pozzo arricchito con motivi ornamentali tardo-barocchi.La Villa Alicastro già esistente alla metà del ‘700, da quanto risulta da uno Status Animarum del 1750, essa risultava abitata dalla famiglia dei baroni Manfrè. Ubicata su un dirupo, si leva su tre livelli. La Villa Carafa (oggi Lorenzoni) nasce come aggregazione dell’attigua chiesetta del Priorato Gerosolimitano, probabilmente nel XVII secolo. L’edificio si presenta a due piani. Il piano terra è destinato alla zona di servizio, mentre al piano superiore, cui si accede mediante una scala di granito, sono disposte le camere da letto e i vari saloni . La villa è contornata da un giardino a terrazze. Il palazzo Congiusta rispecchia lo stile architettonico della villa-masseria, il palazzo è stato costruito per volere del dottore medico Domenico Congiusta, come rileva la data scolpita sulla chiave di volta del portale litico d’ingresso.
La casa è circondata da diverse costruzioni minori, che costituivano gli alloggi dei contadini, Vi è un frantoio con meccanismo animale e pietre da macina. Nei pressi si nota un pozzo per l’irrigazione e una sorgente per l’acqua potabile.
Oltre ai monumenti, la storia di Roccella la si coglie ancora percorrendo alcuni caratteristici vicoli del Borgo, la parte alta del paese, dove si trovano numerose testimonianze della civiltà contadina (come le tipiche abitazioni, i frantoi, ecc) o visitando i borghi marinari come i rioni Zirgone e Sant’Antonio. Le tradizioni popolari contadine e marinare sono annualmente valorizzate da due feste ad esse dedicate, in cui si rivive l’atmosfera dell’antica Roccella.
Tra gli itinerari consigliati, molto suggestivo quello che si snoda lungo la pendice nord della rocca, precisamente da Via Torrente Zirgone fino al Castello. Il percorso, reso agevole da una scalinata, parte dal torrente, dove sorge il Santuario della Madonna delle Grazie.
Lungo l’itinerario si trova, in una splendida cornice naturale, il Teatro al Castello, nel quale ogni anno si svolgono importanti manifestazioni e spettacoli, tra i quali il notissimo Festival Internazionale del Jazz “Rumori Mediterranei”che ogni anno raduna esperti del settore e curiosi.
Di notevole interesse sono, inoltre, le chiese di San Nicola ex Aleph, la nuova chiesa Matrice. Scendendo da Piazza S. Vittorio verso la Marina si ammirano le due colonne monolitiche.
La splendida baia sabbiosa attira numerosi turisti provenienti da diverse zone d’Italia.
Alla scoperta del nostro territorio
Da visitare a Roccella
"Cittadella Medioevale". I resti sono visitabili attraverso una passeggiata panoramica che, a partire da Torrente Zirgone, porta dalla costa al promontorio dell'antica cittadella, e da qui alla vicina torre di avvistamento meglio nota come "Torre di Pizzofalcone"
Castello dei Carafa
Chiesa Matrice
Chiesa San Nicola Ex Aleph
Chiesa di Santa Anastasia
Santuario Madonna Santissima delle Grazie
Chiesa di San Giuseppe
Chiesa di San Sostene
Teatro al Castello
Colonne Melissari
Porto turistico "delle Grazie"
Convento dei minimi
Vicoli Picatari
Borgo Antico
Lungomare
Palazzi storici
Palazzo Baudille
Palazzo Congiusta
Palazzo Englen
Palazzo Placido
Palazzo Rossetti
Palazzo Ursini
Villa Carafa
Villa Alicastro
Tradizioni ed eventi
2 SETTEMBRE 1981 – ORE 21 – CORTILE DELLE SCUOLE ELEMENTARI – ROCCELLA IONICA.
Cortile delle scuole elementari. Randy Weston, pianista afroamericano, si siede al pianoforte e inizia a suonare una storia di straordinaria follia. La storia del Festival Internazionale del Jazz Rumori Mediterranei.
Per maggiori informazioni andate su www.roccellajazz.org
Festa di Maria S.S. delle Grazie
I festeggiamenti in onore di Maria S.S.ma delle Grazie hanno luogo annualmente la prima domenica di luglio, dopo l’uno. Strutturalmente, si distinguono due momenti: uno religioso, l’altro civile.
Per quanto concerne il primo, la festa della Madonna ha il suo preludio nel rito della “novena”, in quella pratica di devozione religiosa che consiste nel dedicare alla Santa Madre di Gesù, per nove giorni consecutivi, speciali funzioni di culto. E’ prassi consolidata, da parte del Sacerdote, farsi affiancare in questi giorni da un predicatore esperto in mariologia.
Altro aspetto particolare di questo primo momento, sono le processioni: quella del mercoledì, quando la Statua della Madonna viene accompagnata dal Santuario alla Chiesa Matrice; quella della domenica, quando, prima sulla barca ammiraglia, accompagnata da numerosi natanti, va a fare il giro del litorale per la benedizione del mare, e dopo, il giro del paese; infine, quella del lunedì ,quando la Statua fa ritorno al suo Santuario.
Per quanto concerne il momento civile, di particolare interesse appaiono i fuochi d’artificio, l’illuminazione artistica delle vie del paese, le bande ,i gruppi musicali, la fiera, la sagra del pesce.
La sacra Effigie di Maria SS. ma delle Grazie, pregiatissima opera lignea realizzata dallo scultore Antonio Spina di Mammola nella seconda metà del 1800, è custodita all’interno del restaurato Santuario di Via Zirgone, incastonato in uno straordinario spaccato di natura e di silenzio che lo rendono, in assoluto, uno dei posti più belli da visitare.
Maggiori info su www.madonnadagrazia.it
Associazione Culturale Scholé - Centro studi filosofici organizza ogni anno delle scuole di alta formazione filosofica nel periodo invernale ed in quello estivo. Giunto ormai alla sesta edizione, la Scuola Estiva di Alta Formazione in Filosofia "Giorgio Colli" quest'anno ha come tema "Rivoluzione".
Maggiori info su www.filosofiaroccella.it
Ogni anno Roccella per una notte viene animata da intrattenimenti vari: spettacoli, sagre, concerti. Conclude la festa, fino al sorgere del sole, "Back to Flora", in ricordo del lido-discoteca che è stato un polo di attrazione per giovani roccellesi e non nel corso degli anni 70-80, fino alla sua distruzione a causa di una mareggiata.
Un territorio da scoprire
Stilo e la sua Cattolica
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Fu uno dei centri nevralgici della cultura bizantina essendo in passato luogo di raccolta di migrazioni basiliane; a testimonianza di ciò rimane la Cattolica del X secolo, un tempo la Chiesa principale per questa colonia di monaci ed eremiti d’Oriente insediati nel nostro territorio. La Cattolica ripropone un modello architettonico propriamente greco ancora in perfette condizioni; la pianta è una croce greca inscritta in un quadrato, mentre l’esterno in mattoncini presenta cinque cupole rivestite in tegole su tamburi cilindrici.
Monasterace e gli scavi di Kaulon
Gli scavi di Kaulonia, l’antica colonia greca, si trovano a Monasterace Marina in riva al mare ed ai piedi del faro di Punta Stilo. Secondo la tradizione, il sito fu fondato dal mitico figlio dell’amazzone Pentesilea, ebbe origini achee e rappresentò un presidio crotonese nella lotta contro Locri. La città fu poi distrutta dai siracusani (388 a.C.) ed infine dai romani (205 a.C.). Oggi sono stati riportati alla luce le rovine delle mura ed un grande tempio dorico probabilmente dedicato ad Apollo Katharsios.
Mammola
Mammola, la città dello Stocco. In questo paesino vicinissimo a Roccella, è possibile degustare nei suoi tanti ristorantini, piatti a base di stoccafisso e funghi, che lo hanno reso famoso nella zona.
Musaba - Mammola
Il MuSaBaArtHotel/Foresteria costituisce un centro esclusivo d’arte contemporanea dove gli ospiti hanno l’opportunità di vivere in rapporto diretto con l’arte, l’architettura e il paesaggio. Sito nel parco, è un’opera artistico-architettonica progettata e realizzata da Nik Spatari, con caratteristiche ricettive non solo funzionali alle attività artistiche, formative, vacanze creative ma anche alla presentazione di eventi e momenti di comunicazione.
Per maggiori info https://www.musaba.org/ [Altamente consigliato]
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Locri e la sua storia
Locri rappresenta oggi uno dei siti archeologici più importanti della Magna Grecia, fu fondata nell’ VIII secolo a.C. durante la seconda ondata migratoria dai greci achei nelle nostre terre. La città si ingrandì talmente tanto da fondare altre colonie sul territorio calabro, come Hipponion, l’attuale Vibo Valentia. Locri resistette a tutte le successive dominazioni come quella dei Bruzi e dei Romani ma cedette sotto i saraceni, quando tutta la popolazione abbandonò la costa per cercare protezione a Gerace. Quello che si può ammirare oggi nel sito archeologico è un’intera città realizzata con un evoluto sistema urbanistico dotato di mura, strade, abitazioni, l’agorà, il porto e diversi templi. In uno di questi, quello dedicato a Persefone, sono state rinvenute numerose pinakes, oggi conservate nel museo archeologico nazionale di Reggio Calabria, cioè delle tavolette votive in terracotta raffiguranti diversi miti dell’antichità.
Gerace
Gerace è una bellissima cittadina adagiata su una rupe pianeggiante ed immersa nel verdeggiante paesaggio mediterraneo tra le colline di ulivi che preannunciano il massiccio aspromontano e l’orizzonte blu del Mar Jonio. Fu un grande centro bizantino e divenne ancora più importante sotto i normanni. Visitare Gerace significa fare un tuffo nel passato grazie alle sue chiese e alle sue piazze in stile medievale perfettamente conservate.
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Parco archeologico di Scolacium
Dall'antica colonia greca Scolacium, il Parco Archeologico si trova vicino al quartiere marinaro di Catanzaro Lido. I resti visibili nel sito dimostrano l'impianto della colonia romana su quello greco. Da visitare gli avanzi delle strade lastricate, degli acquedotti, dei mausolei, di altri impianti sepolcrali, della basilica e di un impianto termale. Il teatro poggia sul pendio naturale della collina e poteva ospitare circa 5000 spettatori. Fu costruito nel corso del I secolo e fu dotato di una nuova scena in occasione della fondazione della colonia da parte di Nerva, in concomitanza con il notevole sviluppo monumentale della città e con l'ampliamento dell'intero abitato; fu peraltro oggetto di numerosi rifacimenti successivi, fino al IV secolo. Dal teatro, da rilevare, proviene la maggior parte del materiale recuperato durante gli scavi, tra cui spiccano i pregevoli frammenti architettonici e gruppi scultorei oggi visibili all'interno del museo dedicato, sempre aggiornato agli ultimi ritrovamenti. Dalle ultimissime campagne di scavi sono stati rinvenute le strutture dell'antico anfiteatro, la cui costruzione risale all'epoca dell'imperatore Nerva, il quale poteva ospitare circa 12.000 spettatori. [Sito assolutamente da visitare: consigliato]
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Bivongi e le escursioni tra le cascate del Marmarico
La cascata del Marmarico con i suoi 114 metri è la cascata più alta della Calabria e dell’Appennino meridionale. Si trova nell’alto corso della fiumara Stilaro, nell comune di Bivongi (RC). La cascata, incastonata fra il Parco nazionale della Sila e quello dell’Aspromonte, ricade nel Parco naturale regionale delle Serre calabresi. Nasce dalla fiumara Stilaro, originata, a sua volta, dall’unione del fiume Folea e del torrente Ruggiero.
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Reggio Calabria
Reggio Calabria, una delle più importanti città calabresi, con il suo bellissimo lungomare definito da D’Annunzio “Il più bel chilometro d’Italia” ed i suoi Bronzi di Riace, appena restaurati, visitabili presso il Museo Nazionale.